andreacarrubba
« < >

Una Domenica a Gerusalemme

di Andrea Carrubba

Una mattina di primavera mi sveglio a Gerusalemme. La luce - che filtra dalle imposte di una finestra malconcia - interrompe il mio riposo e apro gli occhi in una stanza molto essenziale, tinteggiata di bianco. La finestra si affaccia su un piccolo giardino e tra gli alberi da frutto intravedo una porzione di cielo.
Un cinguettio continuo, in crescendo, accompagna i miei movimenti ed è come se mi invitasse a prepararmi per uscire e a non perdere inutilmente tempo. Sorrido e, seguendo il consiglio, in pochi minuti mi trovo fuori dalla mia stanza.

Alloggio a pochi passi dalla Old City e così, in pochi minuti a piedi, raggiungo velocemente il cuore della Città Santa.
La Porta di Damasco è affollata da pellegrini e visitatori giunti da ogni angolo del mondo e il clima di universalità che si respira è davvero incredibile.
Ebrei haredi - anche conosciuti come ebrei ultra-ortodossi - avvolti nei loro abiti neri oggi indossano lo sthtreimel: il caratteristico cappello in pelo di volpe o coniglio destinato ai giorni di Shabbat e di altre festività ebraiche.
Proseguono a passo svelto tra gli affollati vicoli di Gerusalemme, schivando i gruppi di pellegrini in visita nella Città Santa. Intanto soldati e poliziotti israeliani pattugliano le strade chiacchierando tra loro e il loro incedere è calmo, i loro sguardi annoiati.
Un gruppo di pellegrini cristiani ortodossi, intanto, irrompe rumorosamente nel vicolo: i loro vestiti sgargianti spiccano tra le antiche mura di pietra e, in fila per quattro, seguono le indicazioni della loro guida, che tiene alta una bandierina di riconoscimento. Gerusalemme, capitale religiosa della Terra Santa, è invasa da migliaia di pellegrini che, ogni giorno, si riversano per le sue strade ricche di storia e di fede.

Nel 2018 su un totale di circa 4.000.000 di arrivi turistici in Israele - secondo il Central Bureau of Statistic di Israele - nei santuari gestiti dalla “Custodia di Terra Santa” i pellegrini sono stati 538.429, con un incremento del 15% rispetto al 2017.
La Città Santa, al confine tra Stato di Israele e Territori Palestinesi, è un vero e proprio museo a cielo aperto: ogni angolo della Città Vecchia - la parte più antica della città, protetta da alte mura di cinta - ne racconta il suo passato e porta ancora le tracce del passaggio dei popoli che l’hanno conquistata e governata per secoli.
Affretto il passo, voglio raggiungere la chiesa del Santo sepolcro, nonostante la folla che mi aspetta. Il tempo continua a cambiare, potenti rovesci si alternano a bagni di sole che rendono difficile sopportare la giacca impermeabile.
Siamo tutti in fila fuori nel cortile, la folla spinge e qualcuno si lamenta: è stato allestito un percorso di entrata e uscita, costretto da una fila di transenne per garantire facile accesso alle processioni delle diverse confessioni religiose che si alterneranno durante la giornata e il traffico è congestionato. Oggi è la Santa Pasqua per la Chiesa Cattolica e la Domenica delle Palme per la Chiesa Ortodossa, il cui calendario è indietro di una settimana rispetto a quello latino.
La chiesa è colma di fedeli e la Pietra dell’Unzione, posta a pochi metri dall’ingresso, è quasi inaccessibile dalla quantità di persone che si accalca per poterla toccare. La messa del Patriarca Latino di Gerusalemme è appena terminata e la folla di fedeli è in trepidante attesa per l’Ingresso del Patriarca Greco Ortodosso.
Un monaco, intanto, si fa vigorosamente strada tra la folla: è basso e ben piazzato e spinge energicamente i fedeli che non si scansano in tempo. Decido di seguirlo e grazie a lui raggiungo velocemente il Santo Sepolcro. Oltrepasso le transenne insieme a un collega di una televisione locale e attendo l’arrivo del Patriarca.

Teofilo III, 141° Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme, fa il suo ingresso insieme ai suoi sacerdoti.
La folla scalpita, spinge, trattenuta a forza da pesanti transenne e dalle guardie personali del Patriarca in completo grigio, copricapo rosso e bastone in legno con finale in ottone. Teofilo III, accompagnato dai suoi più stretti collaboratori, effettua tre volte il giro intorno al Santo Sepolcro. I fedeli si sporgono per toccare lui e i suoi, cercano di scavalcare le transenne e invocano la loro benedizione. Centinaia di cellulari e macchine fotografiche, intanto, immortalano quei momenti destinati a rimanere nella storia di tante famiglie in giro per il mondo.
Il Patriarca, terminati i giri rituali intorno al Santo Sepolcro, attraversa la Cappella dei Crociati e dopo essersi spogliato dei paramenti sacri e di tutte le sue “ricchezze” - come recita il rito - indossa il semplice abito talare nero e si ritira all’interno della sede del Patriarcato a poche decine di metri dalla chiesa del Santo Sepolcro.
Vengo quindi invitato a seguirlo dalle sue guardie del corpo e, insieme ad alcuni fedeli “autorizzati”, oltrepasso la pesante porta della sede e salgo su una scala in marmo bianco. Cammino sulle orme degli alti prelati, sono a pochi metri da loro. Pavimenti e colonne marmoree, pale lignee, preziose tele e maestosi arazzi arredano le pareti.
Alcuni giovani, avranno su per giù sedici anni, servono caffè, caramelle e cognac ai presenti. Camminano composti nelle loro divise blu e mi invitano a sedermi. Sorseggio del caffè e poi un cognac, di fronte al Patriarca.

Se mi avessero detto che sarei finito ad accomodarmi a pochi passi dal trono del Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa non ci avrei mai potuto credere, penso tra me e me.

Mi guardo intorno, emozionato, e studio i presenti.

Alla destra del Patriarca, una grande terrazza domina Gerusalemme: la vista è magnifica e la città, dall’alto, appare incredibilmente quieta.
La cupola del Santo Sepolcro troneggia, maestosa, sugli edifici adiacenti e la miscela di stili architettonici svela il passato controverso di una delle più belle città del mondo.

Il tempo corre veloce e decido di andare. Scivolo fuori dalla stanza del trono e ripercorro a ritroso il percorso scendendo la scala fino al portone di ingresso.
Sorrido, pensando a quello che mi è appena successo e saluto la sede per ritornare verso la chiesa del Santo Sepolcro.
Del resto, mi ripeto, sono solo le 10 di una domenica di Pasqua a Gerusalemme e a questo punto penso davvero che, tutto, può ancora succedere.


Fedeli affollano il cortile antistante la chiesa del Santo Sepolcro il giorno della Santa Pasqua. A sinistra, protetto da una fila di transenne, il corridoio attraverso cui le diverse delegazioni religiose entrano e escono dalla chiesa prima e dopo le funzioni religiose.
1 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Fedeli affollano il cortile antistante la chiesa del Santo Sepolcro il giorno della Santa Pasqua. A sinistra, protetto da una fila di transenne, il corridoio attraverso cui le diverse delegazioni religiose entrano e escono dalla chiesa prima e dopo le funzioni religiose.
Preparativi della funzione religiosa, in occasione della Domenica delle Palme, della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme. Pochi minuti prima dell’ingresso del Patriarca Teofilo III vengono accesi i ceri e disposte le transenne per contenere i fedeli in prossimità dell’altare.
2 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Preparativi della funzione religiosa, in occasione della Domenica delle Palme, della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme. Pochi minuti prima dell’ingresso del Patriarca Teofilo III vengono accesi i ceri e disposte le transenne per contenere i fedeli in prossimità dell’altare.
Due monaci della Chiesa Greco Ortodossa e un frate francescano conversano in prossimità del Santo Sepolcro, in attesa dell’ingresso del Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme Teofilo III.
3 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Due monaci della Chiesa Greco Ortodossa e un frate francescano conversano in prossimità del Santo Sepolcro, in attesa dell’ingresso del Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme Teofilo III.
In occasione della Domenica delle Palme, i fedeli della Chiesa greca ortodossa si ritrovano al Santo Sepolcro per celebrare la festività. Il patriarca, circondato da sacerdoti e collaboratori, esegue tre volte il giro dell’edicola posta al centro della chiesa, per poi vestire gli abiti sacerdotali e spogliarsi dei suoi averi da cui si separa fino al giorno di Pasqua.
4 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
In occasione della Domenica delle Palme, i fedeli della Chiesa greca ortodossa si ritrovano al Santo Sepolcro per celebrare la festività. Il patriarca, circondato da sacerdoti e collaboratori, esegue tre volte il giro dell’edicola posta al centro della chiesa, per poi vestire gli abiti sacerdotali e spogliarsi dei suoi averi da cui si separa fino al giorno di Pasqua.
Migliaia di fedeli giunti da tutto il mondo affollano la chiesa del Santo Sepolcro e immortalano con i loro telefoni cellulari e le loro macchine fotografiche la celebrazione della Domenica delle Palme durante la funzione della Chiesa ortodossa greca.
5 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Migliaia di fedeli giunti da tutto il mondo affollano la chiesa del Santo Sepolcro e immortalano con i loro telefoni cellulari e le loro macchine fotografiche la celebrazione della Domenica delle Palme durante la funzione della Chiesa ortodossa greca.
Teofilo III, patriarca della Chiesa greca ortodossa, durante le celebrazione della funzione in occasione della Domenica delle Palme nella chiesa del Santo Sepolcro. I fedeli, giunti a migliaia da ogni parte del mondo, spingono energicamente per raggiungere il patriarca, sfiorarlo e chiedere la sua benedizione.
6 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Teofilo III, patriarca della Chiesa greca ortodossa, durante le celebrazione della funzione in occasione della Domenica delle Palme nella chiesa del Santo Sepolcro. I fedeli, giunti a migliaia da ogni parte del mondo, spingono energicamente per raggiungere il patriarca, sfiorarlo e chiedere la sua benedizione.
Qualche migliaio di fedeli, giunto all’interno della chiesa del Santo Sepolcro in occasione della Domenica delle Palme del calendario cristiano ortodosso, partecipa alla funzione religiosa. I pellegrini, sporgendosi dalle transenne protettive, cercano di toccare i religiosi e, in particolare, il Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa Teofilo III.
7 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Qualche migliaio di fedeli, giunto all’interno della chiesa del Santo Sepolcro in occasione della Domenica delle Palme del calendario cristiano ortodosso, partecipa alla funzione religiosa. I pellegrini, sporgendosi dalle transenne protettive, cercano di toccare i religiosi e, in particolare, il Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa Teofilo III.
Un’anziana signora, all’interno della chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, tocca la spalla di un sacerdote ortodosso durante la funzione religiosa in occasione della domenica delle Palme del calendario della Chiesa Greco Ortodossa.
8 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Un’anziana signora, all’interno della chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, tocca la spalla di un sacerdote ortodosso durante la funzione religiosa in occasione della domenica delle Palme del calendario della Chiesa Greco Ortodossa.
Teofilo III,141° patriarca della Chiesa ortodossa greca di Gerusalemme, durante la celebrazione in occasione della Domenica della Palme. Il calendario ortodosso è una settimana indietro rispetto a quello gregoriano e il giorno della S.Pasqua corrisponde alla domenica delle Palme.
9 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Teofilo III,141° patriarca della Chiesa ortodossa greca di Gerusalemme, durante la celebrazione in occasione della Domenica della Palme. Il calendario ortodosso è una settimana indietro rispetto a quello gregoriano e il giorno della S.Pasqua corrisponde alla domenica delle Palme.
Teofilo III, 141° Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa, dopo aver effettuato tre volte il giro del Santo Sepolcro, si spoglia di tutti i suoi paramenti sacri e indossa l’abito talare nero. Non li potrà più indossare fino alla settimana seguente, quando presenzierà la funzione in occasione della Pasqua.
10 / 16 enlarge slideshow
Chiesa del Santo Sepolcro, Gerusalemme, aprile 2019
Teofilo III, 141° Patriarca della Chiesa Greco Ortodossa, dopo aver effettuato tre volte il giro del Santo Sepolcro, si spoglia di tutti i suoi paramenti sacri e indossa l’abito talare nero. Non li potrà più indossare fino alla settimana seguente, quando presenzierà la funzione in occasione della Pasqua.
Ad alcuni fedeli, autorizzati dal patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme, viene concesso il privilegio di poter entrare all’interno della sede del patriarcato stesso e partecipare alla funzione privata al cospetto del Patriarca Teofilo III.
11 / 16 enlarge slideshow
Sede del Patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa, Gerusalemme, aprile 2019
Ad alcuni fedeli, autorizzati dal patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme, viene concesso il privilegio di poter entrare all’interno della sede del patriarcato stesso e partecipare alla funzione privata al cospetto del Patriarca Teofilo III.
Accanto alla Sala del Trono, nella sede del Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme, una cappella riservata alla preghiera ospita preziosissime pale lignee e antichi e pregiati mobili intagliati. Alcuni fedeli, a cui è stato consentito l’accesso, si raccolgono in preghiera.
12 / 16 enlarge slideshow
Sede del Patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa, Gerusalemme, aprile 2019
Accanto alla Sala del Trono, nella sede del Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme, una cappella riservata alla preghiera ospita preziosissime pale lignee e antichi e pregiati mobili intagliati. Alcuni fedeli, a cui è stato consentito l’accesso, si raccolgono in preghiera.
Al cospetto del Patriarca, nella Sala del Trono della sede del Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme, alcuni giovani servono agli ospiti caffè, caramelle alla frutta e cognac.
13 / 16 enlarge slideshow
Sede del Patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa, Gerusalemme, aprile 2019
Al cospetto del Patriarca, nella Sala del Trono della sede del Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme, alcuni giovani servono agli ospiti caffè, caramelle alla frutta e cognac.
Teofilo III, primate della Chiesa ortodossa greca di Gerusalemme, è in carica dal 2005 e detiene i titoli di patriarca della città e di tutta la Palestina, la siria, l’Arabia, l’oltre Giodano, Cana di Gailea e la Santa Sion. Succeduto al patriarca Ireneo, deposto per presunti scandali immobiliari, è il 141° primate della Chiesa greco ortodossa di Gerusalemme.
14 / 16 enlarge slideshow
Sede del Patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa, Gerusalemme, aprile 2019
Teofilo III, primate della Chiesa ortodossa greca di Gerusalemme, è in carica dal 2005 e detiene i titoli di patriarca della città e di tutta la Palestina, la siria, l’Arabia, l’oltre Giodano, Cana di Gailea e la Santa Sion. Succeduto al patriarca Ireneo, deposto per presunti scandali immobiliari, è il 141° primate della Chiesa greco ortodossa di Gerusalemme.
Sulla terrazza della sede del Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme un sacerdote scruta, pensieroso, la strada sottostante. La sede, a pochi passi dalla chiesa del Santo Sepolcro, è facilmente raggiungibile in pochi minuti ma non è di libero accesso.
15 / 16 enlarge slideshow
Sede del Patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa, Gerusalemme, aprile 2019
Sulla terrazza della sede del Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme un sacerdote scruta, pensieroso, la strada sottostante. La sede, a pochi passi dalla chiesa del Santo Sepolcro, è facilmente raggiungibile in pochi minuti ma non è di libero accesso.
Vista dei Gerusalemme dalla terrazza della sede del patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme. Sullo sfondo, imponente, la cupola della chiesa del Santo Sepolcro, il luogo più caro alla Cristianità della Città Santa dove, a turno, officiano tutte le confessioni cristiane presenti a Gerusalemme.
16 / 16 enlarge slideshow
Sede del Patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa, Gerusalemme, aprile 2019
Vista dei Gerusalemme dalla terrazza della sede del patriarcato della Chiesa Greco Ortodossa di Gerusalemme. Sullo sfondo, imponente, la cupola della chiesa del Santo Sepolcro, il luogo più caro alla Cristianità della Città Santa dove, a turno, officiano tutte le confessioni cristiane presenti a Gerusalemme.
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize
Link
https://www.andreacarrubba.com/una_domenica_a_gerusalemme-r14339

Share on
/

Chiudi
Close
loading